Arriverà nelle prossime ore la risposta della commissione tecnica dei servizi dell’Ue in merito alla richiesta di autorizzazione avanzata dal governo italiano per nuovi fondi da erogare a favore di agenzie di viaggi, tour operator e imprese ricettive, rivedendo così i limiti imposti dal Temporary Framework.
Al contempo, il ministero del Turismo sta accelerando anche i tempi di erogazione della prima tranche di contributi previsti dalla legge 77/2020 ed entro settembre presenterà l’Agenda Turismo con nuovi fondi a disposizione dell’intera filiera. È quanto annunciato da Massimo Garavaglia nel corso dell’ultimo question time alla Camera sullo stato dell’arte dei sostegni alle imprese turistiche.
Garavaglia ha spiegato che «i ritardi nell’erogazione dei primi contributi, che dovevano essere erogati già nel 2020, sono stati causati da tempi tecnici legati al completamento delle procedure amministrative e, successivamente, all’urgenza di salvare entro fine febbraio 2021 le risorse finanziarie che altrimenti non sarebbero più state nella disponibilità del neo istituito ministero del Turismo. Per molte imprese sono state comunque avviate le procedure di liquidazione. In tale processo d’attivazione delle risorse, tra l’altro, è emerso che delle oltre 7.120 domande pervenute dalle imprese turistiche, molte presentavano dati incompleti o non corretti; nello specifico, molte domande presentavano un Durc non attuale o altre anomalie».
«Le inevitabili verifiche e i controlli hanno ulteriormente allungato i tempi di erogazione – ha aggiunto il ministro – Per ovviare a queste lungaggini gli uffici del ministero hanno avviato un’attività di contatto diretto con le imprese che presentavano documentazione carente, per consentire di esaudire le richieste. Per 529 operatori, invece, sono emerse incongruenze che non consentono l’erogazione. In totale solo il 3,5% delle domande risultano in attesa di verifiche».
A completamento delle risposte nel corso del question time, Garavaglia ha annunciato che «al ministero si sta elaborando una serie di proposte volte a pianificare un’adeguata Agenda Turismo che prevede, anzitutto, incentivi per la ripresa del settore, consistenti in benefici fiscali in capo agli operatori turistico-ricettivi, attraverso la previsione di un credito d’imposta pari all’80% delle spese dell’intervento, tra le quali si prevede di valorizzare in modo particolare quelle per la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale, oltre a quelle di riqualificazione ed efficientamento energetico, e di eliminazione delle barriere architettoniche. A tale misura di affianca la previsione di un contributo a fondo perduto, previsto in percentuale crescente per le iniziative imprenditoriali promosse da giovani, donne e da imprese del Mezzogiorno».
In aggiunta ad altre forme di garanzia e finanziamento esistenti – ha poi proseguito Garavaglia – si sta studiando la possibilità di mobilitare, con le risorse del Pnrr destinate al ministero del Turismo, il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese disciplinato dall’articolo 2, comma 100, lettera a della legge 23 dicembre 1996, n° 662, per la concessione di garanzie sui finanziamenti erogati alle imprese del settore turistico, finalizzati a realizzare interventi di riqualificazione energetica e innovazione digitale o per assicurare la continuità aziendale delle imprese del settore turistico e garantire il fabbisogno di liquidità e gli investimenti del settore.
Per gli interventi di riqualificazione energetica, sostenibilità ambientale e innovazione digitale, Garavaglia ha annunciato la possibile istituzione di un fondo per gli investimenti nel settore turistico destinato alla concessione di agevolazioni nella forma di contributo diretto alla spesa, da affiancare con la concessione di finanziamenti agevolati a valere sulle risorse del fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti. Infine, per il periodo di attuazione del Pnrr, è anche allo studio l’utilizzazione delle risorse del Fondo Nazionale del Turismo allo scopo di potenziare la strategia di valorizzazione e rilancio del settore turistico. E sempre nell’ambito dell’impiego delle risorse del Pnrr è allo studio un fondo dedicato al turismo sostenibile».
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