L’esonero del canone RAI rientra tra gli interventi che sono confluiti nel testo di conversione in legge del decreto Sostegni, che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 21 maggio. L’intervento elimina abbonamento relativo all’anno 2021 in favore delle strutture ricettizie e di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico, di bar e ristoranti. Per le strutture ricettive non si sa ancora se sono esonerate solo le strutture imprenditoriali o tutte le tipologie anche di tipo non imprenditoriali.

Per i soggetti che hanno già provveduto al pagamento del canone RAI è previsto un credito d’imposta pari al 100% della somma versata nel periodo precedente all’entrata in vigore del decreto. Tale credito di imposta, come previsto dal testo dell’emendamento, non concorre alla formazione del reddito imponibile. In sostanza, quindi, la somma messa a disposizione della dotazione verrà dunque impiegata in due modi:

  • per coprire le spese relative al credito d’imposta stabilito in favore dei soggetti che hanno già versato il canone RAI;
  • per provvedere al trasferimento, in favore della RAI, delle somme corrispondenti alle minori entrate, per effetto dell’intervento in questione.

Con le attuali azioni, che non rientrano quindi nel decreto Sostegni bis ma nella legge di conversione del primo provvedimento economico dell’esecutivo Draghi, elimina completamente le spese per l’abbonamento relativo all’anno 2021.